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Lo Psicologo non si occupa solo di problemi

31/05/2023

Si sa, il lavoro svolge un ruolo centrale nella vita di ciascuno.

L’attività lavorativa infatti ci consente non soltanto di provvedere al sostentamento economico ma anche di soddisfare i bisogni di autoaffermazione tramite lo svolgimento di attività che di fatto ci consentono di conferire valore e significato alla vita, altrimenti “vuota”. Nonostante però questa importante premessa, il lavoro può anche rappresentare una significativa fonte di stress in grado di ripercuotersi sulla qualità del benessere personale (Belloni, Carrino e Meschi, 2022; Mental Health Foundation, 2021).

Quali gli effetti? 

Basti pensare che lo stress da lavoro (come indicato anche da vari autori) può compromettere il benessere psicologico a tal punto da essere causa di una serie di sintomi soprattutto sperimentati dalle donne lavoratrici. 

Pensiamo ad esempio alle manifestazioni di:

  • ansia 
  • sintomi depressivi e/o alterazioni del tono dell’umore
  • percezione di stress psico-fisico, a tal punto da poter favorire anche l’esordio di disturbi del comportamento alimentare (come sono ad esempio l’anoressia e/o la bulimia nervosa od anche il disturbo da alimentazione incontrollata, BED).

Secondo quanto riportato da Greenwood (2022) in un articolo pubblicato sulla Harvard Business Review, le donne hanno una probabilità doppia rispetto agli uomini di sviluppare una sintomatologia inerente le diverse condizioni sopra elencate e/o di ricevere una diagnosi per un disturbo del comportamento alimentare. Ancora più nello specifico, il Workplace Health Report (2022) ha segnalato come sui luoghi di lavoro  il 62% delle donne lavoratrici abbia sviluppato sintomi di ansia (contro il 37% degli uomini) e il 61%, sintomi depressivi (contro il 38% degli uomini).

Quali i fattori di stress sul lavoro?

Da tenere presente il fatto che nell’ambiente di lavoro esistono diversi fattori come potenziali fonti di stress. A questo proposito, la Mental Health Foundation (2021) ha recentemente annoverato alcune condizioni dell’ambiente di lavoro che possono influire in modo significativo sullo stato di salute individuale, tra cui:

    • le condizioni in cui viene svolto il lavoro (come praticare sforzi fisici, ricevere richieste continue, esercitare uno scarso controllo sulle propria attività lavorativa);
  • la possibilità di subire atteggiamenti discriminatori sul luogo di lavoro, discriminazione retributiva e/o presenza di stereotipi sui ruoli di genere in ambito lavorativo;
  • la mancanza di autonomia lavorativa.

Il dato prezioso

Come accennato in precedenza, se è vero che  le donne lavoratrici possono presentare a fronte della percezione di stress sui luoghi di lavoro un rischio doppio rispetto al genere maschile di esordio di condizioni di malessere e/o di disagio mentale è altrettanto importante tenere presente che le donne tendono anche a investire maggiormente in termini della cura di sé, ricercando supporto e questo nella misura di tre volte superiore rispetto agli uomini. Di fatto: il 74% delle donne si serve di supporti psicologici mentre solo il 25% degli uomini chiede aiuto (Workplace Health Report, 2022).

E’ importante ricordare che il benessere personale non soltanto può essere favorito o al contrario compromesso dalle caratteristiche dell’ambiente che ci circonda ma anche e soprattutto dalla nostra capacità, in prima persona, di renderci consapevoli dei nostri bisogni e necessità e in questo modo di decidere di orientarci nella direzione della cura di sé e del miglioramento concreto della propria vita.

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