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Gli stereotipi di genere

24/04/2024

Il genere rappresenta un elemento in grado di influenzare significativamente le modalità con cui le persone vengono percepite, riconosciute e categorizzate (Tabassum & Nayak, 2021). A questo proposito diversi studiosi (Bennett et al. 2000; Ito & Urland 2003) hanno rilevato come sussista la tendenza immediata a classificare le persone con cui ci si trova a interagire sulla base delle caratteristiche fisiche dell’interlocutore, anche in situazioni in cui la suddivisione tra uomini e donne non appare in alcun modo rilevante.

Gli stereotipi di genere: genesi e caratteristiche

In linea generale, il confronto tra uomini e donne porta a definire un’identità sessuale in opposizione all’altra, accentuando così le diversità tra i membri dei due gruppi (Tabassum & Nayak, 2021). A ciascuno dei due sessi vengono associate, anche implicitamente, specifiche caratteristiche fisiche e psicologiche nonché dei precisi ruoli sociali in base alla cultura di appartenenza. Si creano così degli stereotipi ossia degli schemi/rappresentazioni mentali tramite cui gli individui tendono a distinguere ciò che è “tipicamente maschile” da ciò che è “tipicamente femminile”, andando così a rafforzare anche le rispettive differenze biologiche. Inoltre, questi stessi schemi danno luogo a specifiche aspettative nei confronti degli uomini e delle donne e dei ruoli che essi dovrebbero ricoprire nella società, nella vita domestica, nell’ambito relazionale o nei contesti lavorativi (Tabassum & Nayak, 2021).

Tipicamente al genere maschile vengono associate caratteristiche quali (Haines et al., 2016):

  • forza fisica
  • aggressività
  • abilità pratica
  • orientamento al successo
  • problem solving
  • capacità decisionale

mentre al genere femminile vengono tipicamente associate caratteristiche come:

  • maggiore propensione alla dimensione relazionale
  • capacità di ascolto ed empatia
  • tendenza a fornire aiuto e rassicurazione

Gli stereotipi di genere: le tipologie

In particolare, la letteratura fa spesso riferimento a due diverse tipologie di stereotipi di genere: descrittivi e prescrittivi. Nello specifico:

  • gli stereotipi descrittivi fanno riferimento all’insieme dei tratti e caratteristiche ritenute uniche relativamente alla descrizione degli uomini e delle donne (Welle e Heilman, 2005);
  • gli stereotipi prescrittivi indicano invece come dovrebbero comportarsi gli uomini e le donne nell’ambiente sociale, definendo come appropriate o inappropriate alcune condotte. Donne e uomini dovrebbero quindi agire in modo da rispettare lo stereotipo e non disattendere le aspettative degli osservatori.

Ad esempio, una donna che manifesti un comportamento aggressivo o che si caratterizzi per un forte orientamento al successo rischia di “violare” gli stereotipi e di essere, di conseguenza, valutata negativamente. Allo stesso modo, un uomo con tendenza a esprimere le proprie emozioni potrebbe essere valutato negativamente per la mancata adesione al ruolo di genere.

Ruoli di genere e ambito professionale: il “soffitto di cristallo”

In ambito professionale, tutto ciò si traduce in una maggiore difficoltà soprattutto per le donne nel raggiungere posizioni di leadership e di avanzamento di carriera. A tal proposito, gli stessi lavoratori spesso tenderebbero a preferire superiori di genere maschile piuttosto che femminile, così come dirigenti maschi tenderebbero a dichiararsi scettici verso l’esercizio di leadership da parte di una dirigenza di sesso femminile. Il termineglass ceiling (traducibile letteralmente nella lingua italiana come “soffitto di cristallo”) indica quelle situazioni in cui l’avanzamento di un dipendente all’interno di un’organizzazione viene ostacolata a causa di discriminazioni di genere che risultano spesso “invisibili”.

Possono essere citati vari motivi alla base di questo fenomeno, come ad esempio:

  • la tendenza degli uomini a conservare l’esercizio del potere e a preferire altri uomini all’interno della propria cerchia di amicizie e conoscenze (le cosiddette old boy networks”);
  • la presenza di un atteggiamento sessista nei confronti delle donne alimentata dalla falsa credenza secondo cui gli uomini posseggono maggiori doti di leadership;
  • la credenza di stampo patriarcale secondo cui le donne sarebbero maggiormente predisposte a svolgere l’impegno domestico, il quale ridurrebbe di conseguenza il tempo per il lavoro e gli affari.

L’esistenza del glass ceiling è stata documentata da diverse ricerche, le quali hanno evidenziato la mancanza di un’adeguata rappresentanza femminile all’interno dei livelli gerarchici più elevati del management aziendale. Inoltre, questi stessi studi hanno rilevato anche una significativa differenza tra la remunerazione percepita dagli uomini, che risulta essere significativamente più alta di quella percepita dalle donne, almeno nelle aziende private e con specifico riferimento alle posizioni di vertice.

Articolo scritto da:

Francesca Paola Di Chio