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Qual è la tua finestra di tolleranza?

21/11/2023

“La tolleranza è il più grande dono della mente; essa richiede al cervello lo stesso sforzo necessario per stare in equilibrio su una bicicletta”
H. Keller-

Cosa si intende per “Mastery”? In linea generale questo termine indica la percezione soggettiva:

  • di essere in grado di esercitare un certo grado di controllo sugli eventi della propria vita o ancora più nello specifico,
  • di essere in grado di esercitare un certo grado di controllo su elementi presenti entro un contesto di vita noto e/o abituale.

In sostanza, si tratta di una risorsa psicologica di ausilio per far fronte a episodi di vita stressanti, richieste ambientali gravose e/o a eventi avversi.

Le caratteristiche 

Ritieni di possedere “mastery”?
Secondo diversi studi (vedi riferimenti bibliografici), chi possiede elevati livelli di Mastery si mostra maggiormente autoefficacie e tende a percepirsi in grado di controllare pensieri, reazioni emotive e comportamenti nei vari contesti di vita, ponendosi nella condizione di raggiungere gli obiettivi ambiti e riuscendo  a programmare e realizzare nel concreto le sequenze di azioni necessarie a questo fine. In linea generale, tanto più un individuo è “confidente” con una specifica situazione tanto più sarà in grado di gestire e rapportarsi con l’ambiente in maniera efficace. 

Il dettaglio

Il concetto di Mastery è stato associato da autori autorevoli (ad esempio Siegel) alla capacità di regolazione emotiva e al concetto di “arousal” ossia il grado di attivazione fisiologica che tendenzialmente varia a seconda delle specifiche situazioni di vita. Infatti, nella quotidianità il livello standard di attivazione può subire delle oscillazioni in base al succedersi degli avvenimenti  i quali potrebbero aumentare o diminuire il livello di arousal con importanti ripercussioni sullo stato di benessere psicofisico.

Facciamo un esempio 

Per fare un esempio:

  • in condizioni non patologiche l’eventualità di dover parlare in pubblico, il dover sostenere un esame universitario o la necessità di doversi rapportare a un superiore sul lavoro potrebbero condurre a una maggiore attivazione dell’arousal.

Progressivamente, con il trascorrere del tempo e grazie all’esperienza maturata nel proprio campo queste stesse situazioni (che di per sé potrebbero essere percepite come  stressanti) producono una minore attivazione fisiologica come effetto dell’acquisizione di una maggiore padronanza di sé, ossia della Mastery, la quale tenderà a ridurre anche la disregolazione emotiva e reazioni disfunzionali (comuni quando la persona non si percepisce ancora come capace di controllare e gestire la situazione e i propri comportamenti).

La finestra di tolleranza 

A proposito dell’arousal, Siegel introduce un importante concetto ossia quello di “finestra di tolleranza” per indicare uno “spazio” o “range” entro il quale le variazioni della nostra attivazione fisiologica in risposta agli eventi/accadimenti possono essere gestite (o “tollerate”) dalle persone, preservando un buon funzionamento. In questo senso:

  • in caso di attivazioni eccessivamente basse (che producono apatia, stati depressivi ecc..) o eccessivamente elevate (che producono senso di  allerta, ipervigilanza e  manifestazioni di ansia, mania ecc..) causerebbero esperienze soggettive di malessere a  fronte delle quali l’individuo porrebbe in atto strategie proprio al fine di ricondurre i livelli di arousal all’interno della finestra di tolleranza. 

Le strategie di mastery

Sono state identificate strategie di Mastery di vari livelli:

  • le strategie di primo livello consentono di regolare gli stati emotivi e di ridurre l’arousal tramite l’utilizzo del corpo. Un esempio di strategia di Mastery di primo livello è la pratica sportiva, una strategia basilare e auto terapeutica mediante cui modulare uno stato di discomfort.
  • Le strategie di secondo livello sono basate sulle interazioni sociali. In questo caso la regolazione degli stati emotivi e dei livelli di arousal avviene tramite il contatto con gli altri. Esempi di tali strategie sono la ricerca conforto e/o del tempo assieme a persone care/amici. Si tratta di una classe di azioni maggiormente funzionale rispetto a quelle di primo livello e che vengono tipicamente considerate come l’esito di un processo di maturazione individuale. 
  • le strategie di terzo livello  contemplano il ricorso a tecniche di auto rilassamento, al dialogo interiore, all’introspezione e all’autocontenimento tramite le quali la persona a esercitare un controllo diretto sui propri livelli di arousal e a ricondurli in maniera autonoma entro la finestra di tolleranza migliorando così il suo funzionamento nei suoi vari contesti di vita. Questa classe di azioni costituisce la strategia di regolazione emotiva maggiormente evoluta e sofisticata che implica un significativo percorso di crescita personale, con esiti altrettanto significativi sulla qualità di vita delle persone. 

Per concludere

Sebbene i confini della finestra di tolleranza possano essere dapprincipio molto vicini tra loro, con il maturare dell’esperienza e attraverso lo sviluppo di specifiche strategie di Mastery possono distanziarsi notevolmente rendendo “tollerabili” anche eventi che in passato avrebbero condotto a un’iperattivazione fisiologica e, parallelamente, a disregolazione emotiva. 

 

Riferimenti bibliografici

 Gallagher, M. W., Long, L. J., Richardson, A., & D’Souza, J. M. (2019). Resilience and coping in cancer survivors: The unique effects of optimism and mastery. Cognitive Therapy and Research43, 32-44. 

Kumar, D., Upadhyay, Y., Yadav, R., & Goyal, A. K. (2022). Psychological capital and innovative work behaviour: The role of mastery orientation and creative self-efficacy. International Journal of Hospitality Management102, 103157.

Miller, S. D., & Hubble, M. A. (2016). The road to mastery. Techniques for the Couple Therapist: Essential Interventions from the Experts, 15.

Hershler, A. (2021). Window of tolerance. Looking at trauma: A tool kit for clinicians23, 25-28.

Siegel, D. J. (2010). The mindful therapist: A clinician’s guide to mindsight and neural integration. New York: WW Norton & Company.

 

Articolo scritto da:

 

Francesca Paola Di Chio

 

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